Cosa sono e cosa nascondono i tic nervosi?

Mangiarsi le unghie, schiarirsi la gola o tossire, ripetere più volte la stessa parola in un discorso, strizzare gli occhi oppure una particolare smorfia del viso sono tutti esempi di tic nervosi, ovvero movimenti e abitudini ripetute, che sfuggono dal nostro controllo, e che se avvengono in pubblico possono creare imbarazzo, facendoci provare un senso di inadeguatezza e vergogn
I tic sono contrazioni nervose involontarie, rapide, ripetitive e spesso incontrollabili. Tendono incrementare nelle situazioni di stress, infatti una forte tensione emotiva può scaricarsi e quietars mediante questi gesti che sono espressione delle ansie e delle fragilità nascoste della nostra personalità. I tic nervosi sono quindi interpretabili come segnali che consentono di individuare ed in seguito affrontare un disagio interiore.
I tic più comuni sono quelli motori, che si manifestano con contrazioni improvvise ed involontarie dei muscoli, modificando ad esempio la mimica facciale o la postura, e quelli vocali che trovano espressione attraverso l’emissione non voluta di suoni come colpi di tosse, schiarimenti di gola, grugniti o ripetizione delle stesse parole, spesso volgari. Un’altra tipologia diffusa è quella dei tic auto mutilanti, come mangiarsi le unghie o mordersi le labbra.
I tic si distinguono inoltre in semplici, che implicano la contrazione involontaria di un muscolo, complessi ovvero rituali e azioni messe in atto per raggiungere uno specifico obiettivo (pulirsi gli occhiali, aggiustare la cravatta o mettere/togliere un anello).
Cosa nascondono i tic più comuni?
Gli scatti e le smorfie improvvise celano in genere un’aggressività repressa; per superarli quindi è necessario imparare a gestire la rabbia e a liberarla ad esempio praticando uno sport che permett di scaricare l’energia in eccesso.
I tic vocali (colpi di tosse, grugniti o tirare su con il naso ecc.) invece nascondono la paura d esprimersi per ciò che si è, sono dunque emozioni che si “bloccano” in gola. Trovare il coraggio di mettersi in gioco ed abituarsi all’idea che le proprie emozioni possono essere esternate senza fars spaventare, anche se possono portare alla discussione o al litigio è essenziale per risolvere il problema
Toccarsi i capelli o giocherellare con l’anello nasconde invece il bisogno di rassicurazioni, questi gesti sono quindi interpretabili come segnali di insicurezza affettiva e relazionale. Si possono superare ad esempio iniziando a chiedere in modo esplicito alle persone che ci stanno vicino l’attenzione e la rassicurazione di cui sentiamo di aver bisogno.
I gesti ripetitivi invece, come pulirsi spesso gli occhiali, sono tipici delle persone ossessive che tendono a controllare e a tenere a bada l’ansia attraverso comportamenti ritualizzati. In questi casi il gesto ripetitivo diventa un meccanismo di difesa dalle proprie paure, quindi chiedersi di cos abbiamo paura ed affrontarlo è senz’altro necessario per iniziare a smettere, insieme al tenersi occupati e cercare di distrarsi facendo altro quando ci sorprendiamo a compiere quella determinata azione.
Anche controllare eccessivamente lo smartphone o toccare in continuazione lo schermo può diventare un tic (e alla lunga anche una dipendenza) tipico di chi ha bisogno di un contatto continuo e costante con ciò che lo circonda. Tuttavia è opportuno limitare l’utilizzo di questi dispositivi che ci sottopongo ad ulteriore stress Nella maggior parte dei casi i tic nervosi tendono a cessare spontaneamente specialmente al ridursi delle situazioni e condizioni di stress e solo nelle forme più gravi necessitano di trattamenti più strutturati con la consulenza di specialisti.