I bambini e la lettura

Gli effetti benefici della lettura: Riduce lo stress, aumenta le capacità di concentrazione, rende le persone più sensibili all’ascolto ed esercita il pensiero. E, infine, potenzierebbe l’empatia, ovvero l’attitudine delle persone a comprendere gli stati mentali ed emotivi altrui.

E non è tutto: nelle persone non più giovani, poi, è stato dimostrato che rallenta il declino cognitivo tipico dell’età che avanza. Sono questi alcuni dei benefici della lettura scoperti negli anni da numerosi studi.

Leggere su carta è come leggere su un dispositivo elettronico?

Assolutamente no. La lettura va effettuata alla “vecchia maniera”, ovvero con un libro in mano da sfogliare pagina per pagina e non, come sempre più spesso avviene, sullo schermo di un computer o di uno smartphone. Non è importante il luogo in cui si legge, in spiaggia, in biblioteca o seduti su una panchina dei giardini pubblici, a fare la differenza sono le pagine che scorrono sui palmi delle mani. È proprio così, perché per ottenere i benefici della lettura è necessario prestare attenzione a ciò che si ha di fronte, soffermandosi e concentrandosi su ogni parola. Questo non risulta possibile leggendo su dispositivi elettronici, o meglio, risulta molto più complesso. Uno studio statunitense condotto nel 2006 sulle modalità di lettura dei supporti elettronici ha messo in evidenza che le persone alle prese con un testo da leggere sul computer (ma anche su tablet e smartphone) tendono a utilizzare il cosiddetto “modello a F”, ovvero leggono per intero le righe più in alto del testo, passando poi a leggere metà delle righe successive fino ad arrivare a leggere la metà inferiore della pagina scorrendo solo il lato sinistro fino alla fine del testo. Un tipo di lettura veloce che porta sì a evidenziare le parole – e i concetti – più importanti, ma che impedisce una comprensione profonda.

Trasmettere la passione per la lettura ai bambini.

Numerosi studi hanno dimostrato che la lettura precoce è essenziale per la salute, il benessere e lo sviluppo cognitivo del bambino. Fondamentale è leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età, un’attività che risulta molto coinvolgente: rafforza la relazione tra l’adulto e il bambino e inoltre è la singola attività più importante che i genitori possano fare per preparare il proprio figlio alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane avrà un vocabolario più ricco, si esprimerà meglio e avrà più fame di sapere e conoscere. La vostra voce è magia per il bambino: leggere ad alta voce, infatti, crea l’abitudine all’ascolto, aumenta i tempi di attenzione, accresce il desiderio di imparare a leggere e la fantasia. L’elemento che più conta è lo stare insieme, condividere la lettura come un’attività semplice. Non sono richieste doti particolari di bravura o di tecnica, è sufficiente seguire il testo e intraprendere con il bambino una lettura dialogica, ricca di scambi affettivi. Questo è il cuore di Nati per Leggere.

Come nasce il progetto Nati per Leggere?

Nati per Leggere è un progetto che ha come obiettivo la diffusione capillare della lettura tra i bambini da zero a sei anni attraverso la collaborazione fra bibliotecari e pediatri.

Nasce dalla convinzione che la lettura sia un’opportunità fondamentale di sviluppo della persona.

Nati per Leggere è promosso a livello nazionale dall’Associazione Culturale Pediatri – ACP, dall’Associazione Italiana Biblioteche – AIB, e dal Centro per la Salute del Bambino – CSB.L’aspetto essenziale dell’iniziativa è costituito dalla relazione tra i genitori del bambino e il pediatra di famiglia. Tra le buone pratiche da trasmettere per il corretto sviluppo del piccolo, il pediatra ha il compito di raccomandare la lettura ad alta voce, fornendo istruzioni su come leggere al bambino nel rispetto delle sue fasi di sviluppo consegnando ai genitori il materiale informativo prodotto dalle biblioteche. I pediatri potranno raggiungere anche quei genitori che non frequentano abitualmente librerie o biblioteche, per riuscire a creare nelle famiglie stesse una familiarità verso il libro che non è, purtroppo, sempre presente.

L’influenza del progetto sulla società

Il programma è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 400 progetti locali che coinvolgono all’incirca 1195 comuni italiani. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. In America, dove già da tempo sono attuati progetti analoghi a Nati per Leggere, è stata rilevata una forte incidenza positiva dell’abitudine a leggere ai bambini sin dai primi anni di vita. Innanzitutto il tasso di scolarizzazione aumenta, così come si possono osservare effetti positivi sullo sviluppo affettivo e relazionale del bambino: l’abitudine a leggere è perciò anche un elemento che concorre alla crescita civile e sociale di una comunità. Anche alla luce di queste considerazioni Nati per Leggere è stato premiato nel 2013 dal Ministero per i beni e le attività culturali come “Migliore manifestazione di promozione del libro e della lettura di rilevanza nazionale”.