La noia è un’emozione frutto della nostra percezione ed elaborazione della realtà. In genere si accompagna ad un senso di vuoto e di inutilità, sorge infatti quando le normali attività quotidiane non sono più soddisfacenti. Tendiamo a dare a quest’emozione un’accezione negativa, ma questa sensazione non è necessariamente cattiva poiché è proprio da essa che potrebbe nascere una spinta verso il nuovo e verso il cambiamento.
Perché la noia è tanto temuta?
La noia è tanto temuta perchè ci porta a sentire una sensazione di disagio: provate a pensare a come vi sentite quando non avete niente da fare, abituati come siamo ad avere l’agenda piena di impegni non riusciamo neanche ad immaginare che i tempi vuoti possono essere utilizzati per fermarsi, riflettere su dove siamo e anche ricaricare le energie. La noia rappresenta il vuoto, la solitudine e simboleggia anche una mancanza di progettualità futura. E’ questa idea della noia che porta molti genitori ad iper-organizzare le giornate dei figli riempiendole di impegni extra-scolastici: dallo sport ai corsi di lingua o di musica.
Alla paura della noia si aggiunge anche il timore che i bambini non riescano a gestire i momenti di vuoto: immaginare i nostri figli annoiati è difficile da accettare e la frustrazione potrebbe crescere se la situazione sfocia in un capriccio o in lamentele.
Perché è importante lasciare ai bambini momenti di noia?
Perchè la noia è uno spazio costruttivo che è importante concedere ai nostri figli, infatti è un bene che il bambino abbia del tempo libero per se’, per sentire realmente cosa desidera e quali sono le sue preferenze. Con un’agenda ricca di impegni specie se scelti dai genitori, il bambino può sentirsi soffocare. I momenti vuoti da impegni e attività sono fondamentali per una crescita sana e serena. Sono spazi per poter immaginare, giocare, disegnare senza un tema o uno scopo e senza dover dare conto a nessuno del proprio lavoro.
Nei momenti di vuoto il bambino si mette alla ricerca, attivando così ingegno e creatività. Avrà così la possibilità di sentire se stesso, distinguere cosa gli piace e cosa no al di fuori dei consigli e dell’organizzazione fatta per lui da altri. L’unico accorgimento è quello di evitare di lasciare il bambino troppo tempo solo, altrimenti potrebbe percepire di non contare e non valere.
Un consiglio per tutti i genitori è quindi quello di regalare ai figli momenti di noia, perché è un esercizio d’introspezione che spinge chi la prova a chiedersi cosa vorrebbe e cosa potrebbe fare per superarla portando così a fare emergere talenti, preferenze, gusti, abilità e attitudini particolari.